Il viola porta fortuna

17 Giugno 2020

Come in tutte le leggende, l’eroe ha origini umili: nato in Argentina nel 1969, Batistuta è figlio di un macellaio e di una collaboratrice scolastica. Appassionato di basket, dopo aver ricevuto in regalo un poster di Maradona dimenticare il canestro e inizia la carriera di centravanti per la quale passa alla storia. Nel 1991 viene acquistato dalla Fiorentina, inizia la sua ascesa professionale: Batigol (o Re Leone, questi i suoi soprannomi) detiene il record delle 11 gare consecutive in rete. Una leggenda, però, è tale solo se reca con sé anche l’altro lato della medaglia.

Dopo i successi nella Roma, nell’Inter e nell’Al-Arabia, il 13 maggio 2005 Batigol si ritira: al termine di 17 anni in campo il suo corpo chiede il conto, ed è salato. “Le mie caviglie sono fragili per costituzione, sono stato torturato dalle distorsioni. Andavo avanti a furia di infiltrazioni e antidolorifici. Appena smesso, mi sono ritrovato con le caviglie a pezzi, senza più cartilagine”. In un’intervista dichiara di aver chiesto a un amico medico di amputargli le gambe: lui, anziché accontentarlo, lo fa operare a Basilea, dove all’applicazione di una protesi alla caviglia sinistra segue una faticosa riabilitazione

Ci sono molte lacrime nella carriera del Re Leone: di gioia, di rabbia, di frustrazione. Molte di esse bagnano una t-shirt viola con il logo FILA.