Meet the designer: Pierluigi Rolando – 5

4 Novembre 2020

Pierluigi Rolando inizia così a lavorare alla linea invernale, come sempre avvalendosi anche delle proprie conoscenze tecnologiche e tessili. Il primo step è l’elaborazione di un tessuto in lana garzata caldo, morbido al tatto e capace di intrappolare l’aria. Sono gli albori di Roc Neige, la linea destinata a mutare il nome nella storica WHITE ROCK. In Rolando la voglia di sperimentare è sempre più spinta, la montagna è una sfida che esige azzardo: così la lana ha fibre sempre più lunghe e spesse, con forti capacità di gestione dell’umidità esterna. I colori, puri e brillanti, sono scelti come reazione naturale alla rarefazione dell’aria ad alta quota.

Pierluigi Rolando non ha mai fatto mistero delle difficoltà riscontrate nell’affrontare le specificità di una simile impresa. Ciò non gli impedisce, ad ogni modo, di ideare un capo spartiacque: la giacca Tela Vela. Ispirato da un giaccone in tela ruvida per carristi acquistato in un negozio dell’usato francese e confezionato con lo stesso materiale utilizzato per realizzare le vele delle barche, Rolando dà vita a un capo dall’anima versatile, che agevola ed amplifica le possibilità del gesto corporeo senza sacrificare la ricerca estetica che FILA iniziava a portare all’attenzione del mondo intero.

Se c’è un aggettivo che Rolando apprezza, oltre a ‘vincente’, è sicuramente ‘orgoglioso’. Conscio dell’apporto che gradualmente dona all’azienda biellese, di soddisfazione ne ha da vendere. In particolare quando negli anni Ottanta, a Las Vegas, scopre che Patagonia, brand californiano di indumenti da scalata, sviluppa un pile in fibra sintetica dichiaratamente debitore verso i capi WHITE ROCK. Quel giorno, negli Stati Uniti, Rolando si scopre orgoglioso.