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16 Giugno 2021

Grazie alle sue elasticità e adattabilità ai mutamenti di forma, la Lycra anticipa la fluidità della moda nell’era moderna. Il tessuto ha origini molto interessanti, a partire dal nome in codice ‘Fibra K’: con questa denominazione l’ingegnere tessile americano John Shivers la brevetta nel 1958, al fine di produrre busti e guaine contenitive. È l’inizio di un processo che quattro anni dopo, nel ’62, conduce alla nascita della fibra Spandex. Lycra, il nome più diffuso e conosciuto, fu adottato dalla multinazionale DuPont, che nel ‘900 si distingue per la promozione di tessuti sintetici che mutano la storia del costume.

La Lycra si compone di fibre di poliuretano segmentate, nelle quali segmenti elastici si alternano a tratti rigidi, che funzionano da ancoraggio. A riposo i segmenti elastici hanno una forma increspata, mentre sotto tensione si allungano drizzandosi: la presenza dei segmenti rigidi ha lo scopo di limitare la tensione, evitando che possa raggiungere livelli tali da spezzare le fibre poliuretaniche. I segmenti elastici prediligono la loro struttura increspata e tendono sempre a ricomporla; al venir meno della tensione, di conseguenza, la fibra ritrova la sua lunghezza originaria.

Dopo gli esordi in ambito puramente medico, tra gli anni Settanta e Ottanta la Lycra si distingue come materiale innovativo nell’industria fashion. Un segmento nel quale la manifattura italiana fa la differenza, a partire dalle ricerche FILA. Nel 1976 Pierluigi Rolando sviluppa insieme all’azienda una varietà di fibra elasticissima, al punto tale che gli atleti spesso non avvertivano di indossarla: proprio questa peculiarità ispira il nome di battesimo ‘pelle d’uovo’. Un tessuto che trova la propria dimensione ideale con la linea Aqua Time, che fascia il corpo umano ridisegnandone la bellezza e le attitudini atletiche. Non solo: con il lancio di Snow Time e delle prime tute sci, la lycra diviene protagonista delle nevi e di una nuova stagione di sperimentazioni con i tessuti tecnici. Per approdare, ovviamente, ai giorni nostri. Avvalendosi dei materiali più tech, i look urban FILA di oggi sono avveniristiche divise street, che fanno della fluidità il simbolo fisico e concettuale per una nuova generazione.