BORDOCAMPO: ANNA MARIA LANDOLFI
Su Instagram l’hashtag #Ecoprinting rimanda a centinaia di migliaia di contenuti. Nel parterre dei partecipanti al contest TUTT1 1NS1EME, tuttavia, solo una di loro si è misurata con questa pratica creativa dall’animo sostenibile: è Anna Maria Landolfi, seconda classificata. Nata a San Paolo, Brasile e residente a Massa Marittima (GR), Annamaria ha una formazione artistica, fin da subito orientata alle commistioni tra moda e tecniche ecofriendly. Il suo progetto ha convinto la giuria sin dalla presentazione, scritta a mano su carta riciclata: con lo stesso approccio, unito alla passione che la guida in qualsiasi cosa faccia, ha risposto alle nostre domande.
Ciao Anna Maria, benvenuta sul Blog! Racconta qualcosa di te ai nostri lettori.
ANNA MARIA LANDOLFI: Ciao a tutti…io non ci credo ancora! Sono più che contenta che il mio progetto di Ecoprinting sia stato premiato: è uno stimolo motivazionale molto forte, vi sono particolarmente grata. Ho sempre disegnato, ho studiato disegno di moda e costume all’Istituto d’Arte Aldo Passoni di Torino. La mia passione per l’arte si è presto legata all’amore per la natura, complice il rapporto con la Val Varaita, nel cuneese, dove ho vissuto per molti anni, aprendo anche un laboratorio artistico. Lì ho tessuto un forte rapporto con la comunità montana: attraverso la creatività (e apprendendo tecniche come l’intaglio a punta di coltello) ho consolidato un rapporto personale con il territorio, denso di valori come armonia, protezione e valorizzazione.
Che conoscenza avevi di FILA prima di partecipare a TUTT1 1NS1EME, il contest creativo nel quale ti sei aggiudicata il secondo posto del podio?
AML: Quando ero giovane, FILA era il top! Ai tempi possedere delle scarpe del marchio significava molto, specialmente per chi come me proveniva da una famiglia operaia. Quando, cresciuta, ho cominciato a lavorare nel mondo della moda, ho continuato a tenermi aggiornata sul marchio grazie ai magazine fashion.
Il tuo progetto di Ecoprinting ha un’anima molto forte ed è realmente sostenibile, tant’è che l’hai descritto scrivendo a mano su fogli di carta riciclata. A te l’onore di raccontarlo!
AML: Lavoro con la tecnica delle stampe botaniche su tessuto da qualche anno: è una pratica quasi alchemica, tramite la quale fiori e foglie si legano stabilmente al tessuto nel tempo. Ho adoperato cotone rigorosamente riciclato: magliette, pezzi di stoffa che avevo in casa…Le piante, invece, sono camelie, foglie di eucalipto e bambù: raccogliendoli ho instaurato una vera e propria relazione con il territorio che li genera. Il progetto mi ha consentito di fare ricerca, apprendendo ad esempio le differenze tra il cotone rigenerato e quello riciclato.
La tua consapevolezza rispetto alle pratiche ecosostenibili è evidente e approfondita. Quali buone pratiche di rispetto quotidiano dell’ambiente suggeriresti ai nostri lettori?
AML: Il riciclaggio è per me una filosofia di vita, che porto avanti nel mio piccolo e che ho trasmesso anche ai miei figli. Per realizzare le stampe ho utilizzato il più possibile materiale di recupero: pentole, colini, contenitori…Credo che spesso si sprechi per disinteresse o scarsa attenzione, ma tutto può trasformarsi, davvero!
All’indomani del traguardo conseguito con TUTT1 1NS1EME, cosa auspichi per il futuro del tuo percorso creativo?
AML: Istintivamente mi viene da rispondere con due citazioni. La prima è “impara l’arte e mettila da parte”, la seconda è “sto ancora imparando”, come esclamò una volta Michelangelo all’età di 87 anni. Benché l’arte non sia al centro della mia vita professionale, spero che essa possa continuare ad essere per me fonte di realizzazione. Questo premio è già una grande gratificazione!