BORDOCAMPO: LA PAROLA AI GIURATI
Manca davvero poco al verdetto finale di 50 TOGETHER , la call per cortometraggi con cui celebriamo i cinquant’anni del logo F-Box di FILA SPORT. Nell’attesa, continuiamo a chiacchierare con i membri della Giuria selezionatrice: dopo aver conosciuto da vicino la Presidentessa Luisa Porrino, Giulia Burgay e Simona Romagnoli (puoi recuperare l’articolo qui), oggi tocca ad Andrea Di Credico, Chief Operating Officer di Videodelta Studios, e al regista Maurizio Pellegrini.
Buongiorno a tutti, benvenuti sul Blog! Quest’anno il logo F-Box di FILA SPORT festeggia cinquant’anni: quali sono i vostri ricordi personali legati al brand?
ANDREA DI CREDICO: FILA = tennis = Coppa Davis. Ho recentemente visto la serie Una squadra in TV e mi sono emozionato nel rivedere immagini che avevo visto da bambino insieme al mio papà.
MAURIZIO PELLEGRINI: Poco più che bambino il logo F-Box, appena coniato, entrò nella mia cameretta sotto forma di adesivo. Era il 1973, forse il 1974. I genitori del mio amico Luca avevano appena aperto un negozio di articoli sportivi e lui regalava agli amici stickers colorati di tutte le marche che appiccicavo sull’anta di un armadietto. Quello FILA si distingueva per la semplicità, ma non colsi subito il senso della F stilizzata, che mi pareva un articolo rovesciato: IL, un articolo…sportivo.
Quando ho avuto la fortuna di seguire come filmmaker alcune spedizioni alpine FILA in Perù e Patagonia, il logo era già quello con la scritta completa. Dopo tanti anni l’armadietto esiste ancora, insieme al negozio di articoli sportivi.
50 TOGETHER è il contest che omaggia la tradizione FILA attraverso una call per prodotti video: che rapporto avete con il mezzo?
ADC: Mi occupo da trent’anni di doppiaggio e di montaggio video.
MP: Utilizzo il video a livello professionale, in particolare nel campo del documentario e per la didattica sul cinema e l’audiovisivo nelle scuole di ogni ordine e grado.
L’iniziativa è aperta a tre tipologie di opere: video narrativi, animazione e videoart. Immaginando di prendere parte al contest, che prodotto presentereste e perché?
ADC: Sicuramente video narrativi, perché FILA è da sempre presente in varie competizioni sportive: abbiamo visto e rivisto il logo sul petto di grandi campioni.
MP: Un video narrativo, perché è quello che mi è più familiare e a mio avviso più vicino al linguaggio del cinema.
Come sta evolvendo la scena tech nei vostri ambiti professionali e che futuro vedete, in essi, per i video?
ADC: Ogni giorno assisto a progressi ed evoluzioni. Dobbiamo, anche in termini audio (vedi Dolby Atmos), perennemente stare al passo, spingendoci sempre più avanti in termini di qualità e spettacolarità.
MP: La tecnologia è sempre più evoluta e complessa. Il video, già dominante come mezzo di comunicazione e persuasione, è destinato ad esserlo sempre più.
Che consiglio dareste ai partecipanti di 50 TOGETHER all’opera?
ADC: Fateci sognare, stupiteci e divertitevi per divertirci!
MP: Lasciate che la tecnica sia al servizio della creatività. Meglio una bella idea realizzata con pochi mezzi che viceversa.