BORDOCAMPO: PAOLO MAGGIA
Secondo il dibattito culturale contemporaneo, l’essere umano sta attraversando l’era geologica denominata Antropocene, nella quale egli, complici le modifiche territoriali, strutturali e climatiche da lui stesso operate, è riuscito ad incidere sui processi geologici. In tale contesto lo sguardo di Paolo Maggia si inserisce in maniera conciliante: il Presidente di Ener.bit, infatti, crede con fermezza che il progresso tecnologico possa agire in favore della natura, creando prospettive ecofriendly e a lungo termine. Abbiamo discusso di questo (e di molto altro ancora) in relazione al contest TUTT1 1NS1EME, che a breve lo coinvolgerà nel ruolo di giurato.
Buongiorno dott. Maggia, benvenuto sul nostro Blog! A lei l’opportunità di presentarsi ai nostri lettori come più preferisce.
PAOLO MAGGIA: Buongiorno a voi e grazie per avermi dato l’opportunità di contribuire al vostro Blog, che mi permette di affiancare il mio nome e quello dalla Società Ener.bit ad una realtà importante come Fondazione FILA Museum. Ener.bit è la società della Provincia di Biella, dei Comuni e di Cordar Biella Spa., tutte realtà del Biellese: è un onore, quindi, partecipare ad attività del territorio per i cittadini biellesi.
Come ha già avuto modo di accennare, dal 2013 è Presidente di Ener.bit, azienda che ricerca soluzioni innovative per il risparmio energetico degli enti pubblici. Quali sono i vostri principali campi d’azione?
PM: Ener.bit si occupa di energia a 360°: i nostri obiettivi principali sono, nella fattispecie, l’efficienza, la produzione e la gestione dell’energia. Destinatari principali sono gli stabili di proprietà provinciale, inclusi gli istituti scolastici superiori. Abbiamo realizzato 14 impianti fotovoltaici, efficientato e gestito più di 7.500 punti luce per l’illuminazione pubblica; nondimeno, stiamo installando 120 colonnine di ricarica per autoveicoli elettrici, promuovendo così l’educazione ambientale dei cittadini biellesi.
In effetti la voce che più ci ha colpito navigando sul vostro sito ufficiale è stata ‘educazione ambientale’.
PM: Appunto: per noi è fondamentale sensibilizzare i cittadini alla gestione dell’energia e dell’ambiente. Se ognuno di noi si comporta con attenzione nei riguardi dell’ambiente, può dare un grande contributo per il mantenimento e per il miglioramento della qualità del nostro territorio.
Il futuro del Biellese è nelle mani di ognuno di noi. Se lo vogliamo bello, accogliente, con standard ambientali e di visibilità alti, tutti insieme dobbiamo metterci in gioco e dare il nostro contributo, per consegnarlo alle generazioni future migliore di quello attuale. Negli anni Ener.bit ha organizzato eventi pubblici con personaggi importanti e iniziative su temi ambientali con le scuole. Non appena l’emergenza pandemica terminerà riprenderemo con forza con attività dirette alla popolazione ed oltre.
Che consigli darebbe, in fase progettuale, ai partecipanti di TUTT1 1NS1EME?
PM: Direi loro di approfittare al meglio di questa grande opportunità investendo impegno, competenze acquisite ma soprattutto fantasia e creatività. Il più delle volte le idee migliori sono figlie della realtà che ci circonda, e spesso non siamo in grado di leggere gli spunti che ci vengono offerti facendoli nostri e finalizzandoli verso precise azioni. Ecco, questo è il consiglio che mi sento di dare.
L’iniziativa è ispirata da tre parole: tribù, sostenibilità e l’inglese centricity. Le nostre interviste ai giurati terminano tutte con la stessa domanda: qual è la sua preferita e perché?
PM: Mi piace molto centricity, perché ci incoraggia a ragionare su ciò che è centrale nella scala dei valori. Da sempre, ma da oggi ancor di più, tutte le nostre azioni devono avere come fulcro le ricadute sulla nostra terra, sulla natura che ci circonda in equilibrio delicatissimo e che da secoli l’umanità ha ritenuto scontata, quasi inesistente ed invece è la base fondante del nostro futuro.
Ecco perché dobbiamo mettere la natura in posizione centrale: centricity. Dobbiamo fare un bagno di umiltà e spostare l’essere umano dalla posizione centrale di supremazia, riportandolo in equilibrio con il resto del nostro mondo.