PESCI & CONIGLI
Il favoloso mondo di Amélie (2001), capolavoro di Jean-Pierre Jeunet, inizia introducendo l’infanzia del personaggio protagonista, Amélie Poulain, interpretata da Audrey Tautou. Tra le varie cose, apprendiamo che la bambina ha un pesce rosso, Capidoglio, che ogni giorno cerca di scappare dalla sua boccia con energici balzi. La famiglia Poulain tenta in più modi di arginare i tentativi di fuga dell’animale, ma la routine compromette la salute psicologica della capofamiglia, che decide di liberarlo in un fiume. La scena è comica solo in apparenza: da diverso tempo, infatti, la comunità scientifica scoraggia la vendita di vasche sferiche, che a causa della loro forma confonderebbero gli animali, costretti a continui giramenti su sé stessi. Va detto che il mondo del cinema e delle serie TV racconta anche di pesci equilibrati, razionali. In Italia lo sappiamo bene grazie a Boris (2007), pungente satira sul mondo dello spettacolo veicolata dalla prospettiva di un pesce in una boccia (Boris), interpretato da Francesco Pannofino.
Dalla Roma di Boris saltiamo a Hollywood, perfetta per introdurre il secondo animale di cui parliamo oggi, il coniglio. Una delle saghe hollywoodiane meglio riuscite degli ultimi trent’anni è Matrix delle sorelle Wachowski: in una delle scene più note del primo capitolo l’hacker Neo, interpretato da Keanu Reeves, riceve un’istruzione molto precisa dal misterioso Morpheus (Laurence Fishburne). “Segui il coniglio bianco” è l’indicazione che guida il protagonista in una realtà parallela nel XXIII secolo, Matrix, in cui le macchine si sono ribellate alla guida dell’uomo. È anche, tuttavia, una citazione del ben più datato Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll (1865), il romanzo fantastico in cui le peripezie di una ragazzina inglese, Alice Liddell, si compiono in un universo alternativo proprio dopo l’incontro con un coniglio bianco perennemente in ritardo. Per Carroll il mammifero simboleggia il passare del tempo, l’affanno di un’adolescente nel gestire il passaggio dall’infanzia all’adolescenza.
In più culture il coniglio rappresenta il cambiamento e la rinascita, e proprio per questo motivo si accompagna alla tradizione pasquale cristiana. Ogni primo d’aprile, invece, è usanza diffusa fare o subire scherzi noti come pesci: ci sono molti dubbi circa le origini di questa tradizione, ma sembra derivi dall’adozione del calendario gregoriano da parte di Carlo IX di Francia nel 1564. Alcuni festeggiamenti del capodanno, sino ad allora celebrato ogni 25 marzo, culminavano il 1° aprile. Alcuni sudditi, gli ‘sciocchi d’aprile’, hanno continuato a lungo a celebrarlo nella data precedente, spronando il resto del popolo a farsi beffe di loro con pacchi regalo vuoti o inviti a feste fasulle.
Sabato 1° aprile, ‘Pesci & conigli’ si incontrano nell’evento omonimo di Fondazione FILA Museum, rivolto al pubblico dei più piccoli. Una giornata in museo in cui immagineremo, con pennarelli, matite colorate ed un sacco di fantasia, un universo di creature fantastiche, fatte di dettagli prelevati sia dal regno dei mammiferi che da quello degli organismi acquatici. Sarà un appuntamento all’insegna della creatività, che darà inoltre spazio a riflessioni sulle modalità con cui possiamo coesistere con la fauna intorno a noi: la partecipazione è gratuita, prenota la tua slot qui!
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