TIME MACHINE: 1988

8 Aprile 2025

Bentornate e bentornati a bordo della nostra Time Machine!

Il viaggio ci porta oggi al 1988, un anno in cui andare al cinema dev’essere stato particolarmente bello. Sugli schermi si alternano autori destinati alla gloria hollywoodiana: Hayao Miyazaki (Il mio vicino Totoro), Pedro Almodóvar (Donne sull’orlo di una crisi di nervi), Tim Burton (Beetlejuice) e Giuseppe Tornatore, che con Nuovo Cinema Paradiso vince l’Oscar per il Miglio Film Straniero. Nelle classifiche musicali dominano invece It Takes a Nation of Millions di Public Enemy, Rattle and Hum degli U2 e I Should Be So Lucky, singolo di debutto di Kylie Minogue.

l 1988 segna una tappa importante anche nel racconto di FILA. È l’anno di Magic Line, la linea montagna disegnata con la collaborazione di Reinhold Messner.
Lo scalatore di Bressanone ispira il progetto sin dal titolo: ‘linea magica’, infatti, era il nome che diede alla via da lui progettata per scalare il versante sudovest del K2, la seconda vetta più alta della Terra (8.611 m). Situato al confine tra il Pakistan e la Cina, il K2 è noto anche come Chogori, ‘la Grande Montagna’, secondo un appellativo coniato dalle popolazioni locali. Da sempre rappresenta una sfida per tutti gli alpinisti, con una percentuale di insuccesso dieci volte superiore rispetto agli altri ottomila.

Nel 1979 Messner è reduce dalla conquista in solitaria al Nanga Parbat: per scalare il K2 organizza una piccola spedizione e soprattutto idea la magic line, sulla base di fotografie aeree. Il gruppo che guida è composto da Friedl Mutschlechner, Renato Casarotto, Alessandro Gogna, Michael Dacher e Robert Schauer. L’intenzione è quella di scalare in stile alpino, ma è subito evidente che la ‘linea magica’ è troppo complicate per le loro possibilità. Messner convince i suoi compagni ad abbandonare l’idea e ad intraprendere la via canonica, lo Sperone degli Abruzzi (opera di Achille Compagnoni e Lino Lacedelli in occasione della storica spedizione italiana del ’54). Il gruppo si persuade e raggiunge la vetta il 12 luglio: all’epoca, si trattò della quarta salita in assoluto. La decisione di Messner fu sofferta e contestata, in particolare da Casarotto, che l’accusò di avere paura della tratta da lui stesso individuata.

Nel 1988 FILA, marchio al quale la carriera di Messner si lega indissolubilmente, concepisce una linea di abbigliamento ed accessori per la montagna, chiamata proprio Magic Line. La spigolosità delle vette si riflette nelle forme geometriche angolari, nei pattern che decorano maglie e complete. Le nuance sono brillanti, come gli anni Ottanta e come le sfumature di colore che riverberano sulla neve. I materiali – la lana, la flanella – caldi come un weekend ad alta quota. Un progetto senza tempo, che proprio per questo nel 2018 è rinato sotto una nuova forma urban e street.      

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